Posts

Libertà è... - Contest 29° Unto&Bisunto

27 comments·0 reblogs
barnabo73
72
0 views
·
min-read

Un tema molto importante a questo giro.

Zingari che lanciano una colomba addomestica. Brasov, Romania.

Non saprei da dove iniziare, perché la libertà è un concetto che può essere affrontato da molti punti di vista.

Ci sono troppi condizionamenti: schemi mentali di cui siamo inconsapevoli, regole sociali che abbiamo interiorizzato, l'inconscio che preme e determina le nostre azioni. Esistono solo gradi di libertà. Il solo fatto di avere un corpo fisico, soggetto a deterioramento ed inevitabile morte, mi fa dire con certezza che la libertà totale non esiste. Viviamo costantemente dentro la prigione di un corpo. Prigione o tempio, dipende dalla cura che ne abbiamo.

Forse la libertà totale è quella del Cristo, che ha oltrepassato i limiti del mondo ordinario, per fondersi al divino.

Quando sento la parola 'libertà', mi torna in mente il titolo di una canzone di Gaber: 'libertà è partecipazione' (). Partecipazione nel sociale, partecipazione al divino.

La società è nata primariamente per regolare i nostri aspetti più irrazionali, e, per l'amor di Dio, le regole servono. Il problema è se ci sono solo le regole. La società dovrebbe garantire il pieno sviluppo dell'individuo, ma sempre all'interno di una 'scatola' sociale, che ci toglie e ci dà. La nostra politica dovrebbe parlare di questi temi, invece che limitarsi a sterili leggi di bilancio. Come si può essere liberi in un'architettura sociale in cui la guerra è 'necessaria'? I nostri governanti europei (e non solo loro) hanno bisogno della guerra, perchè questa economia si basa su di essa. Spesso ci pensiamo liberi, ma l'atto più subdolo e maligno che può fare l'oligarchia occidentale è farci credere di essere liberi. Lascia il lavoro e sarai libero, ci ripetono. No, io sono libero quando ho un lavoro degno, quando ho i mezzi per esprimere quello che sono. La nostra politica, che non ha mai toccato livelli così bassi come in questi ultimi anni, dovrebbe parlarci di più di 'cielo'. La nostra economia non deve limitarsi ai numeri, ma deve risvegliare il nostro spirito. La pace, e non l'ideologia pacifista, nasce da un processo di liberazione, è una prassi rivoluzionaria. La pace non è pacifismo, la pace (necessaria alla libertà) è rivoltare completamente il nostro sistema di valori. La guerra non è solo massacro indicibile, ma è soprattutto un 'sistema' di guerra, e la libertà si raggiunge tramite la rivoluzione, rivoluzione non solo interiore, ma anche sociale, tramite la dissidenza e la disobbedienza. Invece no, ci dicono che la guerra è pace, che la schiavitù è libertà. Classica metamorfosi del pensiero a partire dal lessico.

Rimanendo su aspetti più concreti, la libertà per me è poter inseguire in miei sogni. Ho imparato tardi a farlo, ma quando si inizia non si torna più indietro.

Mi piace questa strofa de 'Il suonatore Jones ( di Fabrizio De Andrè:

Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato

Per quanto riguarda me, sono libero quando fotografo. Ci sono però sogni costosi. Una buona macchina fotografica costa, i viaggi costano, farsi conoscere scrivendo libri costa, fare mostre costa (2500 euro per le ultime stampe sulla prossima mostra sul Kenya). Sto barattando i miei soldi con la libertà, sto spendendo tanto, sperando sì in un ritorno economico, ma più che altro per dare una sostanza alla mia libertà. Spesso si parla di 'sogni nel cassetto', io penso invece che siamo noi chiusi dentro il cassetto, i sogni stanno lì fuori ad aspettarci. Usciamo dal cassetto e riprendiamoci i sogni, coltiviamo il nostro spirito, perché la libertà ha un costo, ma non ha mai un prezzo.

Per questo cerco rendite alternative, vendo il mio primo libro, ne sto preparando altri, vendo le mie stampe fotografie, che non sono solo oggetti materiali, ma metafore della mia sensibilità, manifestazione del lavoro dello spirito, specchi dove spero tante persone si possano riconoscere.

La libertà nasce dentro di noi? Non lo so, ma, se siamo semi, abbiamo bisogno del terreno giusto per generare vita, dobbiamo mischiare sangue e terra fertile, fango ed acqua limpida, per celebrare quello speciale matrimonio tra parola ed azione, che ci fa dire 'sono nel posto giusto, al momento giusto'. Quando celebrate sulle labbra questa frase, saprete di essere liberi.

Ps: qui il link al mio libro Moltitudini, che, tra tutte le altre cose, rappresenta un pezzetto della mia libertà, o magari semplicemente uno dei modi per raggiungerla:

www.andreagabrieli.it/bookshop.html

Ps: la foto di copertina questo post penso di averla già pubblicata qui su Hive, per questo chiedo venia, ho sempre rispettato le regole, ma l'eccezione fa la regola: è perfetta per questo tema. Perché la colomba torni a noi, bisogna lanciarla in cielo.