Ormai lo avete sentito tutti, dopo aver dedicato un articolo sul meme Trump T.a.c.o, è successo di nuovo, neanche a farlo apposta: dopo 2 giorni che il Presidente USA aveva dato 2 settimane di tempo all'Iran per i negoziati e per trovare la via della diplomazia, poco dopo la mezzanotte del 22 giugno 2025 (ora iraniana) è avvenuta la missione "Midnight Hammer", in cui sono stati colpiti tre siti nucleari chiave (Fordow, Natanz ed Esfahan).
Non intendo fare un'analisi politica di questi fatti, nè credo sia di mia competenza o interessante per i lettori, ma invece voglio analizzare le implicazioni economiche sia per i mercati tradizionali che quelli crytpo.
Alcuni avevano il sentore che fosse in preparazione qualcosa del genere, anche grazie a un parametro che può sembrare tanto stupido quanto efficace: il Pentagon Pizza Index.
Quando aumentano gli ordini di pizza nei pressi del Pentagono, vuol dire che strateghi e burocrati si sono chiusi dentro i loro uffici, e ordinano cibo da asporto perchè devono fare le ore piccole in ufficio , progettando qualche operazione speciale.
E così è stato.....
Sembra anche strategica la volontà della Casa Bianca di effettuare questa operazione tra sabato e domenica, sfruttando il fatto che le borse sono chiuse nel fine settimana: così, almeno in parte, o cosi sperano dallo staff del Presidente, le borse hanno il tempo di digerire questo attacco , completamente imprevisto e a sorpresa, che in un giorno feriale avrebbe potuto creare un Flash Crash.
E invece, come ben sappiamo, le quotazioni crypto non si fermano mai, e oggi c'è stato un profondo rosso in tutto il settore: Bitcoin è sceso sotto la soglia psicologica dei 100K, avvicinandosi verso i 98 k, Ethereum è capitolato giù con un tremendo -8,6% sul giornaliero, e tutte le altre alts stanno andando male.
Hive ha preso una bella botta, scendendo ampiamente sotto gli 0,2 $, toccando purtroppo gli 0,18$.
Ok, ora dipende tutto dalla risposta dell'Iran, e alcuni hanno già ipotizzato la chiusura dello stretto di Hormuz.
Questa sarebbe una risposta devastante per tutta l'economia mondiale: da questo stretto passano circa un terzo del petrolio e del gas naturale trasportato via mare, e la sua chiusura potrebbe portare all'impennata dei prezzi del petrolio, anche del 10-20% in pochi giorni, turbolenze nei mercati finanziari globali, shock energetico in Asia ed Europa, e successivamente, un aumento di tutti i prezzi e del costo della vita in generale.
Il Vice Presidente USA Vance dice che chiudere lo stretto di Hormuz , per l'Iran, sarebbe un suicidio, ma questa è una sua opinione tutta personale, di cui io non mi fiderei troppo.
Vediamo cosa succede già da domani mattina nei mercati europei, e poi il pomeriggio a Wall Street, aspettando la risposta iraniana che ha giurato vendetta.
Per quanto riguarda Bitcoin, bisogna capire se gli istituzionali vogliono tirare fuori i fondi dagli ETF BTC per investire magari in petrolio o oro, asset che in tempo di guerra, soprattutto nel Medio Oriente, possono essere molto più performanti di BTC e del mondo crypto.
Grazie dell'attenzione e alla prossima.
Immagine presa da quì