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Global Minimum Tax e USA

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giuatt07
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L'elusione fiscale non è uguale all'evasione fiscale, anche se, in qualche modo , possiamo dire che si toccano e il confine tra i due è molto sottile.

L'evasione fiscale è quando un'azienda o un privato evita illegalmente di dichiarare redditi e pagarci le tasse sopra, magari accettando pagamenti in nero, tangenti, scambi di varia natura, cambiando nomi alle aziende o mediante dei prestanomi....insomma, di tecniche c'è ne sono tante, non starò certo quì ad elencarle tutte, ma tutte queste pratiche sono contro la legge, e in alcuni paesi, come gli USA, per i reati finanziari la pena può essere anche svariati anni di carcere, quindi non si scherza.

L'elusione fiscale, invece, è un insieme di stratagemmi che rientrano nei limiti della legge, e servono a pagere il minimo possibile allo stato, o ai vari stati a cui si è in debito, con politiche molto aggressive e ritenute da molti non molto etiche, si riesce a risparmiare un sacco di quattrini: il classico esempio è quando una multinazionale sposta la sua sede principale in un paese in cui la tassazione è più bassa.

Per esempio, La sede legale di Amazon EU, la società che gestisce le operazioni di Amazon in Europa, si trova a Lussemburgo, paese con tassazione molto bassa, quindi Amazon ricava una montagna di soldi in paesi come l'Italia, la Spagna, la Germania e altri, quindi estraendo risorse dall'economia e dal processo produttivo di quei paesi, per poi pagare le tasse più basse nel Lussemburgo.

La OECD, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, proprio alla luce di questo fenomeno, ha raggiunto, dopo anni di trattative, la Global Minimum Tax: un’imposta minima globale del 15% sui profitti delle aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro.

L’obiettivo era impedire alle grandi società di spostare i propri utili nei paradisi fiscali per evitare di pagare le tasse. Questo nuovo regime fiscale è entrato in vigore a inizio 2024.

Ma chiaramente all'amministrazione Trump, questa imposta minima non va affatto bene: Trump ha ricevuto il sostegno delle grandi aziende tecnologiche americane – i cosiddetti “Tech Bros” – che hanno partecipato all’inaugurazione del suo mandato, questo Gennaio, tra cui Elon Musk, Mark Zuckerberg e Bill Gates, per scoraggiare l’applicazione della Global Minimum Tax e proteggere le aziende americane, punendo fiscalmente gli investitori esteri.

In questo contesto è arrivato l’accordo del G7, che ha introdotto una soluzione parallela , ovvero un’esenzione significativa per le multinazionali americane.

E questo viene visto da molti come l'ennsimo "calarsi le braghe", da parte dei nostri politici europei davanti agli USA, tutto questo in mezzo alla battaglia commerciale dei Dazi, che vede , come sempre ormai, l'Europa subire più di tutti, mentre altre parti del Mondo riescono a difendersi molto meglio di noi.

Ora tocca all’Unione Europea, che dovrà negoziare entro il 9 luglio. Trump ha già inviato un messaggio chiaro: se volete continuare a commerciare con noi, togliete la Digital Tax, in caso contrario, ci saranno conseguenze.

Insomma, le trattative vanno avanti, ma con questi politicanti "zerbini" che ci ritroviamo in Europa, il risultato è scontato: a rimetterci saremo noi !!!

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

Immagine realizzata con Gemini